Real Albergo dei Poveri

 Real Albergo dei Poveri - Palermo
Real Albergo dei Poveri (detto anche Albergo delle Povere)
Indirizzo: Corso Calatafimi 217 - 90129 Palermo
Tel.: 091422314

Orari ingresso:
  • da martedì a sabato 9.30-13,30;14,30-17,30.
  • Domeniche e Festivi: 9,30-13,30. 
  • Lunedì chiuso
  • Note: Sede espositiva per mostre temporanee


Il Real Albergo dei Poveri è un grande edificio monumentale di Palermo, appena fuori il centro storico, poco distante da Porta Nuova e dal complesso monumentale Palazzo Reale - Cappella Palatina, nel primo tratto del Corso Calatafimi lungo l’asse stradale facente parte del percorso Unesco Arabo - Normanno che conduce alla cittadina di Monreale.
Notizie storiche sul Real Albergo dei Poveri di Palermo
Il complesso architettonico fu voluto da Carlo III di Borbone per raccogliere in uno ospizio gli indigenti della città, si inquadra nelle iniziative filantropiche dei Borboni che anche a Napoli, (ma anche a Milano e a Genova esistono tali strutture) eressero istituti di accoglienza e beneficenza per i poveri.
La costruzione, alla quale presero parte architetti di grande fama come Orazio Furetto, il Marvuglia, il Marabitti e Nicolò Palma, realizzata in austero stile barocco, iniziata con il patrocinio del Principe Lancillotto Castelli di Torremuzza nel 1744 fu ultimata nel 1834 ed è rimasto assolutamente integro sino ad oggi. Agli inizi dell’Ottocento venne impiantata nell’edificio una fabbrica manufatturiera, l’Opificio della seta, la cui attività si protrarrà sino al XX sec.

Descrizione
Il complesso edilizio si articola principalmente attorno a tre grandi cortili per una estensione di c.a 12.000 mq e uno sviluppo su due elevazioni.
Il grandioso complesso dell’Albergo dei Poveri di Palermo oggi non svolge più la funzione per la quale era stato originariamente edificato. Negli anni '90 la metà orientale dell’edificio è stata acquistata dalla Regione siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana che lo gestisce attualmente attraverso il Servizio Museografico del Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana per lo svolgimento di mostre e convegni.
La metà occidentale dell’edificio è rimasta di proprietà dell’Opera pia “Principe di Palagonia” alla quale il bene era pervenuto per volontà del suo benefattore.
Struttura
Le strutture sono simmetriche, attorno a un cortile centrale d’ingresso al quale si attestano: la chiesa in posizione centrale; gli ingressi ai due più ampi cortili porticati laterali; l’avvio, ai due lati della chiesa, dei due scaloni monumentali che conducono al piano superiore; dei locali che avevano funzione di prima accoglienza; gli accessi agli ambienti dell’amministrazione posti al primo piano di questo settore.
Mentre il cortile centrale presenta solo il porticato al piano terra, interrotto sul lato della chiesa, i cortili laterali sono interamente porticati e soprastati, al piano superiore, da loggiati. Un sistema di colonne in pietra di Billiemi è alla base della struttura di tutti e tre i cortili e dei loggiati, con archi in conci di calcarenite modanati.
Il prospetto, disposto lungo il Corso Calatafimi, è caratterizzato dalla scansione verticale delle paraste e orizzontale dell’alta fascia marcapiano, il tutto impostato tra un robusto basamento (data la pendenza della strada quest’ultimo è ben visibile solo sulla metà destra del fronte) e un marcato e aggettante cornicione sommitale. Sull’asse mediano del prospetto è posto il portale, incorniciato da semicolonne e sormontato dal balcone d’onore del primo piano.
La tecnica costruttiva, è costituita da un sistema di grandi blocchi in calcarenite marcati da leggere listature dei giunti. Una impostazione più semplificata assume il fronte posteriore su via Cappuccini dove non sono presenti le partiture verticali delle paraste,e le modanature di tutte le aperture sono meno elaborate.
I fronti laterali, orientale e occidentale presentano corpi avanzati coperti a terrazzo, al livello del primo piano racchiudono al centro un loggiato ad archi su colonne in pietra.
La facciata della chiesa, presenta un lieve accenno di sinuosità nel suo profilo planimetrico unito al forte aggetto degli elementi decorativi (colonne a tutto tondo, cornici) in elevato si conclude con i due snelli campanili laterali e l’alto timpano centrale.
La costruzione si inserisce stilisticamente in quell’ambito culturale di transizione dal barocco al neoclassicismo.
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